08/12/11

MOLTIPLICAZIONE DEGLI EVENTI

Quasi tutti i miei giochi alla roulette si avvalgono della "moltiplicazione degli eventi". So per certo che molte persone prima di leggere i miei sistemi non sapevano cosa fosse questa "moltiplicazione" e da dove provenisse. Per quanto mi riguarda l'ho appresa originariamente dal mio "maestro" attorno al 1975 e all'inizio riguardava soltanto le sestine. Successivamente l'ho trovata nel libro di Henri Chateau, che comprai dal Comm. Delaiti, ma spiegata in modo diverso e con criteri di realizzazione e finalità diverse. Poichè già conoscete la mia versione di questo metodo, mi soffermo sulla versione del Chateau, il cui scopo è di creare un considerevole quantitativo di figure per poi determinarne l'ampiezza degli scarti sulla loro distribuzione. In sostanza egli dice:



Alla roulette esistono questi tre metodi, o artifici, che possono aiutarci ad affrontare la macchina in un modo più proficuo e redditizio e il cui scopo è rilevare gli scarti di una certa importanza per poi approfittare del loro rientro nella media statistica.



1°) MOLTIPLICAZIONE DEGLI EVENTI.
2°) GIOCATORI FITTIZI.
3°) SCALE DI RIDUZIONE.



MOLTIPLICAZIONE DEGLI EVENTI.
Per le persone veramente libere da pregiudizi in materia di roulette, ci sono tre principi che hanno il valore di teoremi geometrici.

1°) Qualunque sia l'origine e i tempi di produzione, i numeri dovuti al caso obbediscono alle leggi dell'equilibrio e dello scarto come tutti gli altri numeri presi da una successione ininterrotta e derivante da una fonte sempre uguale.

2°) E' indifferente attendere in uno o più tavoli da gioco la rottura di lunghi scarti o il risultato di forti probabilità perchè un cilindro di roulette non ha memoria.

3°) Numeri presi a caso da collezioni di recenti o vecchie permanenze, di seguito o interrotti, hanno lo stesso valore di una rilevazione ininterrotta allo stesso tavolo e i fenomeni ottenuti valgono per il proseguimento di un'unica partita.



Dalla consapevolezza di questi tre principi sono nati diversi procedimenti per effettuare poi una "moltiplicazione degli eventi". Con uno di questi procedimenti si prende un piccolo numero di boules e con l'aiuto di combinazioni diverse si producono gli stessi fenomeni che un grande numero di boules produrrebbero naturalmente.



Il Chateau prende come esempio una permanenza di 36 boules e la divide in figure di 4 a R/N. Ne risultano 9 figure che poi ordina in 4 colonne da 9 boules ciascuna. Poi separa dal resto delle boules le prime 4 righe delle 4 colonne da 9 boules e sostituisce la quarta riga con la quinta che precedentemente era stata esclusa con la separazione. Poi sostituisce la nuova quarta riga con la sesta precedentemente esclusa, poi con la settima e così via fino alla nona riga. Concluso questo primo gruppo di sostituzioni si passa poi a sostituire la terza riga e poi la seconda e la prima. In questo modo si ottengono 504 figure di 4, che equivalgono a 2.016 boules rilevate con il metodo comune. Esse hanno le stesse caratteristiche di quelle rilevate da una permanenza soggetta alle Leggi dell'equilibrio e dello scarto, come se fosse stata presa allo stesso tavolo in un'unica sessione di rilevamento.



Analizzando la quantità di ciascuna delle 16 "figure di 4" possibili, si possono rilevare gli eventuali scarti di ogni figura e se si trova un ritardo rilevante come per esempio 3 volte la radice quadrata del totale delle figure (se non ricordo male), si può attaccare il gioco su quella figura perchè ci sono alte probabilità che esca nel breve periodo. In pratica, lo scarto non dovrebbe superare certi limiti e la figura deficitaria dovrebbe rientrare nella media statistica.



Questa è una moltiplicazione degli eventi rapportata alle Chances Semplici ed è quella conosciuta dall'allora scienza della roulette. La moltiplicazione riguardava avvenimenti già accaduti realmente o fittiziamente e il gioco cercava il rientro di una deviazione deficitaria compresa in certi parametri di scarto.



La moltiplicazione degli eventi che uso io, invece, riguarda una moltiplicazione di "cicli logici", allo scopo di sopperire alle deviazioni che la Legge del terzo subisce sul singolo ciclo di Chances multiple diverse dai Pieni e sul singolo ciclo di Figure delle Semplici. Mentre il Chateau cerca uno scarto importante, io cerco una configurazione tendenziale, tipica degli effetti della Legge del terzo sui Pieni.



Ormai tutti gli appassionati di roulette, che abbiano un minimo di esperienza e di studio, sanno che la Legge del terzo è maggiormente valida in un ciclo di numeri Pieni, mentre per le altre Multiple, o Figure di Semplici, l'aleatorietà è direttamente proporzionale alla grandezza della Chance.



Ecco che vi è un modo per ottenere un risultato più attendibile anche per le Chances diverse dai pieni: una "moltiplicazione di eventi" che si realizza aumentando quei singoli cicli logici in quantità proporzionali a un ciclo logico di Pieni. Più che una moltiplicazione di eventi dovremmo definirla "moltiplicazione di risultati" perchè, sommando i singoli risultati di un singolo gruppo, le deviazioni in più e in meno dei singoli cicli si compenseranno e alla fine ci daranno una tendenza statistica uguale a quella dei Pieni.




Voi sapete benissimo che, checché ne dicano gli scettici, con i miei giochi la selezione del colpo è un evento reale e il risultato dipende non dal "se", ma dal "quando" questi eventi si realizzano, riducendo il tutto a una questione di sostenibilità finanziaria. La questione è però lungi dall'essere risolta perchè più si aumentano le possibilità che abbreviano il "quando", più aumentano gli allargamenti delle puntate, fino a rendere insostenibile l'impegno economico. Il gioco ottimale è un equilibrio fra la certezza del risultato finale e la limitazione delle quantità giocabili.


GIOCATORI FITTIZI.
Con questo secondo artificio si crea una moltitudine di giocatori che giocano a rotazione un solo colpo a testa e gli esiti fittizi delle loro puntate determineranno poi il gioco reale a tappeto. Ogni giocatore (per esempio) punterà fittiziamente in parallelo i seguenti 6 attacchi: N; R; Sortante; Perdente; Avant-dernier; Contro-Avant-dernier. I 6 attacchi sono giocati in continuazione, senza selezioni del momento di gioco. La differenza da un qualsiasi altro attacco semplice è che si giocherà in "differenziale" e quindi solo le differenze fra le due Chances opposte. Lo scopo è di mitigare il gioco negativo con gli incassi virtuali del positivo, giocando le differenze.



In uno dei miei ultimi giochi vi è questa possibilità: effettuare delle partite fittizie finchè uno o più giocatori, sempre fittizi, non raggiungono un'esposizione parametrata a certi livelli. A quel punto entro in gioco io e, assumendo la posizione di quel giocatore, porto a termine la sua partita partendo da una esposizione zero. Voi sapete che giocando numeri pieni vi è proporzionalità fra quantità giocata, tentativi falliti ed esposizione.




SCALE DI RIDUZIONE.
Questo terzo artificio può servire a coloro che non dispongono di adeguati mezzi per affrontare un impegno economico alla roulette. In pratica è una riduzione delle puntate secondo un incremento frazionato rispetto a quello usuale. Funziona se il giocatore ha qualche vantaggio sul banco, il che restringe le possibilità di successo allo sfruttamento di scarti rilevabili direttamente o con una moltiplicazione di eventi.
La scala di riduzione 1/2 sarà questa:
Le poste naturali di 1 o 2 pezzi sono effettuate con 1 pezzo; quelle di 3 o 4 pezzi sono effettuale con 2 pezzi; quelle di 5 o 6 con 3; quelle di 7 o 8 con 4 e così via.
Una scala di riduzione 1/3 sarà questa:
Per le puntate di 1-2-3 pezzi, 1 pezzo; per quelle di 4-5-6 pezzi, 2 pezzi; Per quelle di 7-8-9 pezzi, 3 pezzi ecc.
Non so quanto possano servire e non ci voglio nemmeno pensare.

Nei miei sistemi non ci sono "scale di riduzione", bensì "Montanti a incasso fittizio". In pratica si applica una qualsiasi montante in funzione del numero delle vincite che si possono considerare certe in una partita, calcolando l'incasso della Chance giocata superiore al suo incasso reale. Un terzina, per esempio, incassa 12 ma, se usiamo una montante a incasso fittizio, faremo gli incrementi come se incassasse 18 o 20 secondo la quantità delle vincite disponibili nella partita. In ogni caso è una scala di riduzione, anche se quando ho pensato questo espediente non lo sapevo.

C'è un sito in rete che offre gratuitamente un videocorso per apprendere metodi e comportamenti per un proficuo gioco alla roulette. Mi sembra che l'iniziativa sia degna di menzione da parte mia, anche perchè mi è stata richiesta una qualche collaborazione che ancora non so come sarà. Vale la pena darci un'occhiata, specialmente per coloro che alla roulette sono neofiti. Questo è il link per arrivarci.

Oggi ho pubblicato il quarto sistema sulle Semplici, già pubblicato in un altro sito due o tre anni fa. Si tratta di "Figure di 3" ed è una variante del precedente.

CAPITOLO: CHANCES SEMPLICI
TITOLO: C.S. F3 AL TERZO SOVRAPPOSTO CASUALE

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